Sine Modo APS, nasce come Associazione Fraternità di Betlemme nel 2002 che fonda le proprie origini in un movimento giovanile di volontariato spontaneo impegnato a Padova a servizio delle fasce più emarginate della città. Nello stesso anno l’Associazione apre una struttura di accoglienza a Fragheto (RN) per persone adulte che necessitano di un percorso di reinserimento socio-lavorativo. Da questa esperienza positiva, nasce nel 2003, con le stesse finalità, un’altra struttura di accoglienza a Vo’ Vecchio (PD).
Sull’asse Vo’-Fragheto (Veneto-Marche/ora Emilia Romagna) viene articolato un percorso culturale chiamato Scuola Popolare di Servizio alla Pace che rimarrà attivo per qualche anno e che si propone di promuovere incontri, dibattiti, serate concernenti il tema della Pace e della nonviolenza. Vengono pubblicati fascicoli e testi ad uso interno da divulgare nei vari momenti d’incontro che l’Associazione organizza in collaborazione con varie realtà: scuole, parrocchie, quartieri.
Nel 2004 la Curia Vescovile di Padova concede in comodato gratuito una struttura sita in Padova, in vicolo S. Benedetto, che l’Associazione mette a disposizione come casa in semi-autonomia per le persone provenienti dalle altre sue case al termine del percorso di reinserimento socio-lavorativo. Vengono anche avviati dei percorsi di sostegno rivolti alle persone detenute che possono usufruire dei benefici di legge: arresto e detenzione domiciliare, affidamento ai servizi, semilibertà.
Nell’anno 2009 viene stipulata la convenzione con Spes (Servizi alla Persona Educativi e Sociali) per la concessione in uso di un immobile ex-rurale ad Olmo di Tribano (PD), dove trasferire la casa di prima accoglienza in quanto la struttura di Vo’ Vecchio non è più disponibile come pure quella di San Benedetto.
Nel 2010 l’Associazione ottiene la qualifica di Onlus.
Nel 2013, dopo opportuna ristrutturazione, apre la struttura di Olmo di Tribano, che consta – oltre della casa di accoglienza che può ospitare fino a 15 persone – di 4 ha di terreno dedicati alla coltivazione orticola e alla fattoria degli animali e di un capannone ad uso laboratorio di lavorazione del legno.
In questi ultimi anni abbiamo accolto decine di persone inviateci dai Comuni, dall’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) o direttamente da privati cittadini e dal 2017 al 2019 abbiamo accolto anche richiedenti asilo.